Pietro Moschini




La vita e l'arte di Pietro Moschini - detto "Moschino" - sono legate profondamente a Tuscania, dove ha vissuto fra il 1923 e il 2011. Frequentò la prima elementare, poi fece il buttero, il contadino, il fattore per un possidente locale. Raccontava che la sua prima creazione - una donna scolpita nel legno - risaliva al 1952: la prima di una sterminata serie di opere, realizzata su materiali diversi (soprattutto legno e nenfro). Raramente cedeva le sue sculture, fra cui spiccano altorilievi con animali, bastoni decorati, teste sovrapposte, maschere. La sua produzione - di cui era molto orgoglioso e che volle far documentare attraverso video - era ospitata in tre siti: la casa in via Poggio Barone (con decorazioni esterne), la casa, il balcone e il cortile in via della Scrofa (con uno splendido muro con sculture incastonate) e un casaletto che fungeva come ricovero di campagna (oggi il terreno è privato e le sculture a parete si stanno deteriorando). Grazie all'impegno di Rosaria Moschini (nipote ed erede), Mario Ciccioli e l'Associazione Costruttori di Babele, nel maggio 2013 viene inaugurato - in via della Scrofa - la casa-museo Pietro Moschini, dove sono riallestite molte delle sue creazioni.    

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